IL GRUPPO DEL ROSARIO DELLA PACE, si incontra in parrocchia, ogni secondo lunedì del mese, nella chiesa Santa Maria degli Angeli, nella borgata di Partanna-Mondello a Palermo, in Via Lorenzo Jandolino 117.
INIZIO PROGRAMMA: ore 16,30 Presentazione ed accoglienza del Parroco, padre Pasquale Della Corte, ore 16,45 Adorazione Eucaristica, ore 17,00 Recita del Santo Rosario, ore 18,00 Celebrazione Santa Messa. Tutto è animato, con canti e lettura dei messaggi della Regina della Pace...
CARISMA DE GRUPPO DEL ROSARIO: è di essere strumento della Nuova Evangelizzazione della Pace, al servizio della Chiesa Cattolica del Terzo Millennio, che si impegna ad annunciare la Parola di Dio, la Buona Novella e la Dottrina Cristiana.

Il Blog è consacrato alla Regina della Pace, a San Michele Arcangelo e a San Giuseppe.

Pace e bene!!!

VENITECI A TROVARE PER PREGARE INSIEME IL SANTO ROSARIO, VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!

per chi volesse, la Madonnina di Medjugorje, a casa propria e in famiglia, per formare un cenacolo del rosario, può contattare la sig.ra Anna Maria al cell. 339/6090931 oppure padre Pasquale in parrocchia al 091/450773, è dovere di ogni cristiano pregare il rosario ogni giorno pace e bene!

"La fede non è alienazione, ma cammino di verità per prepararsi a vedere il volto meraviglioso di Dio!" (Papa Francesco)


mercoledì 30 ottobre 2013

CATECHESI DI MARIJA PAVLOVIC

Medjugorje 28/09/13


Bene… Ben arrivati tutti. Cominciamo con il nostro incontro.
Preghiamo all’inizio.
Ci calmiamo tutti. Mettiamoci seduti.
Grazie a Dio abbiamo una bella giornata di sole. Sembra che siamo in spiaggia, ma siamo sulla spiaggia del Signore sotto la protezione della Madonna.
Cominciamo il nostro incontro con la preghiera.
Per favore non fotografate, perché ci sono già troppe fotografie in giro.
Penso che questo sia il momento della testimonianza.  
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Padre Nostro… Ave Maria… Gloria al Padre… Salve Regina…
Maria, Regina della Pace. Prega per noi.
 
Ben arrivati tutti.
Io parlo in italiano. Poi dall’italiano facciamo la traduzione ufficiale e dal croato traduciamo nelle altre lingue.
Con la mia testimonianza vorrei invitare tutti voi ad essere in modo speciale sempre vicini alla Madonna.
Vorrei farvi innamorare della Madonna.
Noi già dai primi giorni abbiamo cominciato a mettere in pratica quello che Lei ci chiedeva. Ci siamo innamorati di Lei e abbiamo cominciato a seguire i Suoi messaggi. E pian piano quello che la Madonna diceva per noi era gioia.
Abbiamo iniziato a vivere con gioia quello che Lei voleva da noi. All’inizio con più difficoltà, più fatica, perché non eravamo tanto abituati a pregare. Ma poi pian piano, quando ci siamo innamorati della Madonna, abbiamo incominciato a seguire le Sue indicazioni.
Lei ha cercato di farci innamorare come Lei era innamorata di Gesù. E abbiamo cominciato a pregare. Abbiamo iniziato a contemplare la Sua bellezza. Con la Madonna abbiamo cominciato ad avvicinarci sempre più a Suo Figlio Gesù. 
La Madonna ci ha permesso di innamorarci.
 
Le abbiamo detto che noi non siamo degni, ma Lei ha risposto che Dio Le ha permesso di essere in mezzo a noi. Lei ha detto che è un dono che ha potuto sceglierci e ci ha chiamati ad essere Suoi strumenti.
Abbiamo incominciato a sentirci importanti ai Suoi occhi. Abbiamo iniziato a sentire la gioia di Dio. Quel Dio che non era più su una nuvola o lontano, era in mezzo a noi con Sua Madre.
Abbiamo cominciato a pregare con il cuore, come Lei ci ha chiesto. E come pregare col cuore? E’ stata una cosa che la Madonna ha spiegato con tanto amore. Ci ha detto di essere sempre più innamorati di Dio; di essere innamorati della Chiesa; di pregare affinchè il Signore aumenti la nostra fede, perché la fede è un dono. Abbiamo cominciato con questo dono pian piano a vivere sempre più la presenza quotidiana della Madonna. Con tanta paura all’inizio. Paura di non essere degni. In quel momento c’era anche il comunismo qua. Avevamo anche paura di morire. Ma pian piano la Madonna ci fortificava con la Sua presenza di pace.
 
Lei si è presentata con il nome “Regina della Pace”. E oggi la Madonna ci ha detto che dobbiamo essere portatori della pace con la nostra vita, con la nostra preghiera. La Madonna ci chiede che ognuno di noi si decida per la preghiera attraverso la quotidiana conversione personale. Dio ci da in mille modi segni per dirci: “Convertitevi”.
Mettete Dio al primo posto della vostra vita. Senza Dio non avete né futuro né vita eterna. Per questo ci chiama. Lasciate le cose del mondo e pensate a Dio. Trovate l’equilibrio nella vostra vita tra le cose materiali e quelle spirituali.      
[…]
 
Vogliamo essere sempre di più una parte di Lei. Cosa dobbiamo fare? Lei ci dice: “Pregate il rosario. Perché quando pregate il rosario il vostro cuore si apre e Io posso intercedere presso Mio Figlio, affinchè vi doni la grazia della conversione e tutte quelle grazie di cui avete bisogno”. La Madonna chiede di pregare nei gruppi di preghiera, nelle nostre case, nelle nostre famiglie, nelle nostre parrocchie. Siamo chiamati a procedere su questo cammino di crescita spirituale, a condividere e ad aiutarci l’un l’altro.
 
Ci ha chiamati a prendere un sacerdote come guida spirituale. Possiamo capire ogni giorno di più questa grazia.
La Madonna ci ha detto che con la preghiera e il digiuno si possono allontanare anche le guerre. Abbiamo esperimentato, pregato, digiunato e abbiamo visto i frutti della preghiera e del digiuno.
La Madonna ci ha detto che c’è il bene, ma c’è anche il male. Una volta ha detto in un messaggio che Satana vuole distruggere non soltanto la nostra vita, ma anche il pianeta su cui viviamo. Per questo la Madonna ci dice: “Pregate e digiunate”. Possiamo digiunare in tanti modi. I bambini dalle caramelle, dal gelato quando è caldo. Dai giochi che hanno. Tante volte hanno dipendenza da questi giochi. Da tante cose a cui siamo attaccati.    
  […]
 
In modo speciale Papa Francesco ci ha chiamati al digiuno e ci siamo uniti a lui e alla Chiesa intera. Abbiamo chiesto la grazia della pace in Siria. Abbiamo ottenuto la grazia attraverso chissà quale fonte e quali politici. Ma Il Signore può ascoltare la nostra preghiera anche per i nostri piccoli miracoli quotidiani.
Tante volte nelle famiglie c’è la guerra. Tante volte non c’è la pace nei nostri cuori se non abbiamo Dio. Aridità, mancanza di desiderio di preghiera. Anche noi cristiani possiamo sentire allontanamento da Dio.
 
La Madonna ci chiama: “Ritornate a Dio. Senza Dio non avete né futuro né vita eterna”. Per questo ci chiama alla conversione. Ci ha detto: “Lasciate il peccato e abbracciate la santità”. E’ difficile lasciare le abitudini quotidiane del peccato.
Vuole che diventiamo le Sue mani allungate. In quel momento diventiamo Suoi strumenti. Cominciamo a sentire la gioia di essere strumenti. Poi vedremo che il deserto che è intorno a noi o dentro di noi inizia a fiorire. In quel momento nel nostro cuore comincia ad essere gratitudine.
La Madonna ci chiama a condire questo compito di strumenti con la nostra bontà, il nostro sorriso, la nostra gioia, il nostro amore.
Ella ci dice di iniziare ogni giorno a fare un cammino serio. Cammino di conversione. Per questo già dai primi mesi la Madonna ha cominciato a dirci di prendere un sacerdote come guida spirituale con cui fare un cammino serio. Per poter essere guidati nei comandamenti di Dio.
 
La Madonna ci ha detto di leggere la vita dei santi: “Imitateli”.
Una sera apparsa una seconda volta in un’apparizione straordinaria. Noi abbiamo cominciato a raccomandare le nostre intenzioni e tutto quello che avevamo nel cuore, i malati e tutti quelli che si erano raccomandati alla nostra preghiera. Ma ella ci ha detto che tutti i presenti si avvicinassero e che la toccassero. Abbiamo detto: “Ma come è possibile? Gli altri non ti vedono, solo noi ti vediamo”. Lei ha risposto: “Prendete le loro mani e avvicinatele a me”. Così abbiamo fatto. Pian piano tutti l’hanno toccata. Tutti hanno avuto esperienza che la Madonna era presente. Qualcuno ha sentito caldo, qualcuno freddo. Qualcuno una scossa elettrica. Ma tutti hanno creduto che la Madonna era là. Mentre le persone presenti toccavano la Madonna abbiamo visto che sul Suo vestito rimanevano le macchie: alcune grandi altre piccole. Ad un certo momento il vestito della Madonna era sporco. Abbiamo cominciato a piangere. Abbiamo detto: “Perché il Tuo vestito è diventato così sporco?” La Madonna ci ha risposto che erano i nostri peccati. Ci ha detto: “Ritornate alla Chiesa. Prendete un sacerdote che vi aiuterà a capire cosa è peccato e cosa non lo è”.
Io mi ricordo il giorno dopo: nessuno di noi voleva più sporcare il vestito della Madonna. Siamo andati alla mattina presto in chiesa e abbiamo detto a padre Jozo, che era parroco, che volevamo confessarci. Padre Jozo ha cominciato a chiamare anche altri sacerdoti. E Medjugorje oggi è diventato il confessionale più grande del mondo.
 
Il pellegrino è chiamato ad andare a fare la pace con Dio.
La Madonna che è Regina della Pace, ci chiama a diventare Suoi strumenti di pace. Ella ci dice di essere le Sue mani tese in questo mondo, nelle nostre case, sul posto di lavoro. Là diventa la nostra missione. In che modo? Con la propria vita. Con la conversione quotidiana. Con la preghiera. Con l’amore. Con tutti gli strumenti che la Madonna ci da attraverso i messaggi. Lei ci istruisce.
Lei ci ha detto: “Mettete la Santa Scrittura in un posto visibile nelle vostre case”, affinchè ogni giorno possiamo leggere e pregare e mettere in pratica quello che impariamo.    
Tutto questo dalla collina delle apparizioni, dove è apparsa il primo giorno, dove eravamo contenti di andare, dove Lei ha scelto il posto, dove non c’è niente se non rovi e cespugli, un posto insignificante finchè Lei non è apparsa. Adesso, grazie alla Sua presenza, è diventato un punto molto importante nella nostra parrocchia.
 
Ma la Madonna non si è fermata sulla collina. Sono arrivati i poliziotti comunisti e ci hanno proibito di salire, perché era terreno dello stato. Padre Jozo era in chiesa e pregava: “Signore io non capisco. Tu sei qui nel Santissimo Sacramento dell’Altare e tutti passano e vanno sulla collina in mezzo ai rovi e alle pietraie”. Ma noi non capivamo: la Madonna, con la Sua presenza e il Suo amore, ci aveva catturato. Così abbiamo cominciato a seguirla. Ma sono arrivate le forze militari e ci hanno proibito di salire. Abbiamo chiesto alla Madonna: “Cosa dobbiamo fare?” Lei ci ha detto: “Andate in chiesa. Là sarete protetti”. E così è stato. Abbiamo cominciato a pregare. Abbiamo chiesto in quale modo andare in chiesa. Mi ricordo che per tre volte abbiamo domandato alla Madonna: “Proprio chiesa, chiesa? Nella costruzione della chiesa?” Perché noi volevamo mettere padre Jozo in difficoltà. Sapevamo che anche lui era scettico. E lui pregava poverino nella chiesa e diceva: “Signore aiutami. Cosa devo fare?” E il Signore gli ha parlato attraverso la Santa Scrittura. L’ha aperta e ha letto: “Sono i miei figli prediletti”. Noi in quel momento siamo entrati nella chiesa e abbiamo detto: “Padre Jozo, la Madonna ci manda. Noi vogliamo ascoltare il suo messaggio”. E lui ha detto: “Preghiamo”. Così abbiamo cominciato a pregare il pomeriggio nella chiesa, finchè la Madonna è apparsa. Ella ha cominciato a dirci cosa dovevamo fare. Lei ha detto: “Mettete Gesù al centro. Chiedete al vostro parroco di celebrare la Santa Messa”. E con tanta gioia nel cuore abbiamo detto “sì”.
 
Io mi ricordo quei tempi: la gente lavorava nei campi, perché si era contadini, e quando era buio si andava a casa, ci si lavava e si andava in chiesa. Si pregava tanto. Si pregava con tanto amore e cuore. La chiesa era ubbidiente. La Chiesa quella viva, quella di persone. Questa costruzione si è riempita di persone che hanno cominciato a dire “sì” alla Madonna, “sì” alla Sua chiamata. Hanno cominciato a dire “sì” alla preghiera, “sì” al digiuno, “sì” alla Santa Messa quotidiana.
La Madonna ha visto che poteva contare su di noi e ci ha detto che Lei ha bisogno di noi. Vuole offrirci come un bouchet di fiori a Suo Figlio Gesù. Lei ci ha chiesto se siamo pronti a pregare di più. Quando padre Jozo trasmetteva il Suo messaggio attraverso i microfoni della chiesa noi gridavamo: “Sì. Noi lo vogliamo!”
 
Io mi ricordo una volta che la Madonna ha chiesto nove giorni di preghiera e digiuno a pane e acqua. Lo abbiamo fatto. Non con la nostra forza, ma con tanto amore per la Madonna. Ogni giorno andavamo sulla collina della croce o quella delle apparizioni o tutte e due. Sentivamo anche le nostre pance brontolare, perché erano vuote. In quel momento dicevamo: “Sì, perché noi crediamo che con la preghiera e il digiuno si possono allontanare anche le guerre”. Abbiamo visto tante conversioni. Tanti peccatori che hanno cominciato a scegliere la via giusta. Abbiamo visto che Dio non è da qualche parte su una nuvola, ma è in mezzo a noi: sana, guarisce, converte. Abbiamo cominciato a sentire la Sua presenza nei nostri cuori, nelle nostre famiglie.
 
La Madonna ha iniziato a guidare questa parrocchia con messaggi settimanali. Ogni giovedì la Madonna dava il messaggio per la parrocchia, affinchè essa diventasse esempio per tante altre parrocchie. Quando hanno cominciato a venire sempre più pellegrini la Madonna ha cominciato a dare il messaggio il 25 del mese. Lei ha detto che questi messaggi sono per tutti noi, per crescere sempre di più nella fede. Non sono messaggi nuovi. Ha detto: “Io voglio risvegliarvi”. Perché ci siamo addormentati. Non preghiamo più. L’incredulità ha cominciato a prendere il nostro cuore. Dio ci è diventato lontano. Noi non Lo cerchiamo, non Lo preghiamo. Non crediamo nella Sua potenza.
 
Noi, con l’aiuto della Regina della Pace, abbiamo cominciato a vivere un cammino nuovo. “Quale cammino?” vi chiedete. Un cammino di semplicità. Di vita quotidiana. Dal mattino, quando ci svegliamo, fino alla seratarda, quando ci addormentiamo con la preghiera nella bocca e nel cuore. Abbiamo cominciato a pregare e lavorare, a digiunare e a pregare, a cantare e pregare, ad essere inginocchiati pregando. In tutti i momenti la preghiera era condimento della nostra giornata. E come diceva un amico vescovo, abbiamo cominciato a lavare pregando, a stirare pregando, a cucinare pregando. Come facevano le nostre mamme. Abbiamo risvegliato la preghiera nelle nostre famiglie, nel nostro cuore. Non davamo spazio al diavolo per occupare la nostra vita, la nostra esistenza.
 
A questo siamo chiamati. Siamo chiamati ad essere preghiera per tutti quelli che non pregano. Per tutti quelli che non adorano Gesù. Noi scopriamo come adorare qua a Medjugorje. Abbiamo cominciato con canto, silenzio, preghiera e meditazione. Essere davanti a Gesù.
Tante volte quando non sapevamo cosa fare ci mettevamo davanti a Gesù e dicevamo: “Gesù, io Ti guardo e Tu guardi me e questo mi basta. Tu sai quello che ho nel mio cuore. Tu sai i miei desideri, i miei dolori. Tu sai, perché Tu mi hai creato, a Tua immagine. Quando divento Tuo servo, Tuo strumento Tu mi plasmi e mi usi e io trovo la gioia. Quella gioia che dura fino all’eternità”. Per questo la Madonna ci dice: “Cominciate a vivere il Paradiso qua sulla terra”. Dove? Nel nostro cuore. Con Dio. Con l’aiuto della Regina della Pace. Lei è la nostra Regina. Regina dei nostri cuori. Regina del nostro futuro. Lei è speranza per tutti quelli che non hanno posto per la speranza. Lei è qua presente e ci dice: “Non dovete avere paura, perché Io sono con voi. Io vi amo”. Perché uno che prega, che ama, che ha Dio non ha più paura. Dio è al primo posto. Per questo ci ha mandato la Sua e nostra Madre che non ci abbandona. Ci aiuta come una madre, come una maestra.
Ci dice: “Figli Miei, ritornate alla preghiera. Ritornate a Dio. Ritornate a vivere i sacramenti. Vivete i comandamenti di Dio”. Quando sarete di Dio sarete gioiosi e la vostra vita troverà la pienezza. Da quel momento potete diventare strumenti per tutti quelli che non hanno conosciuto Dio.
 
La Madonna ogni due del mese ha cominciato ad apparire chiedendo soltanto di pregare per quelli che sono lontani. E ognuno di noi può pensare nel cuore: “Sì, io conosco questo e quello”. Chissà quanti conosciamo che sono lontani da Dio e vorremmo che tornassero ai sacramenti. La Madonna ci dice che la preghiera non ha barriere. La preghiera fa miracoli. La preghiera è la nostra vita. Anche nell’ultimo messaggio ci ha detto che la preghiera diventi gioia per noi. Non sforzo o tristezza. La Madonna ci dice: “Scegliete con la libertà che Dio vi da. Scegliete Dio, perché senza Dio non avete né futuro né vita eterna”. Per questo Lei non si stanca. Sa che abbiamo bisogno di Lei. Lei è la nostra madre. Lei vuole guidarci, aiutarci. Vuole dirci che è con noi. Come sotto la croce,  quando era con Suo Figlio morto. Sembrava che non ci fosse nessuna speranza. Lei è diventata la speranza della Chiesa.
 
Noi cristiani dobbiamo essere grati e possiamo essere fieri di avere la Madonna come nostra madre. Un cristiano mariano è più ricco. Perché abbiamo la Madonna. Lei intercede davanti a Dio per noi. Lei, come Madre di Gesù e Madre nostra, sa come presentare i nostri desideri e i nostri dolori davanti a Dio. Lei è Sposa dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo sappiamo che soffia dove vuole e come vuole. Lei, come Sposa, sa come presentare le nostre vite e così diventano il dono più bello per Gesù, affinchè ognuno di noi diventi santo. Come ha fatto per Giovanni Paolo II e per tante altre persone che ancora oggi muoiono testimoniando la loro fede.
La Madonna ci chiede di essere portatori di fede. In questo anno della fede, dove siamo uniti in modo speciale col Santo Padre, nella preghiera e anche nella consacrazione che farà presentandosi davanti alla statua della Madonna di fatima, che farà il 13 ottobre. Noi che siamo amanti della Madonna in modo particolare ne saremo contenti e saremo uniti con lui e con tutta la Chiesa, affinchè Maria, la Madre di Gesù, protegga questa Chiesa. E comincia un cammino nuovo con questo dono che Dio ci ha dato di Papa Francesco, attraverso la sua semplicità e preghiera. Attraverso la sua testimonianza. Ci sta dicendo: “Testimoniate con la vostra vita quotidianamente, là dove siete”. Ci dice di non essere indifferenti e che cominciamo ad essere “mani tese”, come la Madonna ci dice per le persone che sono lontane. Pagane. Quelle che non hanno conosciuto il Vangelo e quelle che non hanno conosciuto l’Amore di Dio. Ce ne sono tante. Dobbiamo metterci in testa che dobbiamo aiutarle a conoscere l’Amore di Dio.
 
Per questo vi invito: voi che siete qua a Medjugorje aprofittate di questo tempo, affinchè sia per voi incontro con Dio attraverso la Madonna. Il tempo giusto per la preghiera. Andate sulla collina della croce e delle apparizioni pregando. Pregate davanti al Santissimo Sacramento dell’Altare. Se non siete abituati prendete dei libri che vi aiutano a riscoprire la preghiera. Arricchitevi sempre di più conoscendo devozioni e preghiere nuove, finchè la nostra vita diventa preghiera.
Io che ho la grazia di avere ogni giorno il momento dell’apparizione pregherò per voi. Per tutte le vostre intenzioni. Mentre voi sarete inginocchiati qua davanti alla chiesa in preghiera io vi raccomanderò. Vi offrirò al Suo Cuore Immacolato, affinchè voi, tornati nelle vostre case, ricominciate una vita nuova. Che cominciate ad essere esempio con la vostra vita.
Abbiamo la grazia di avere sacerdoti con noi. Chiediamo di pregare su di noi. Chiediamo loro di benedirci, affinchè possiamo diventare strumenti. Che il nostro cuore di pietra diventi sensibile. Così, quando arriveremo da Lei in Paradiso, potrà dirci: “Grazie che avete risposto alla Mia chiamata”.
Adesso ci alziamo e chiediamo al sacerdote di venire e gli chiediamo di pregare su di noi, affinchè possiamo avere la forza per iniziare una vita nuova.          
 
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Padre Nostro…
Benedizione sacerdotale.

Pregate per i sacerdoti

 

 
Pregate per i sacerdoti,
perchè senza il sacerdote
non c'è Santa Messa.
E' nelle sue mani unte
che avviene il grande miracolo,
proprio com'è avvenuto
nel grembo della Vergine Maria
dove il Verbo si è fatto Carne.
L'Incarnazione del Verbo
nel Cuore di Maria.
L'Incarnazione del Dio Eucaristico
in mezzo a noi
in ogni Santa Messa.
 
 
 
 "Oggi vi invito a decidervi di nuovo per Dio e a scegliere Dio prima di tutto e sopra tutto,
perchè Lui possa compiere meraviglie nella vostra vita e perchè
di giorno in giorno la vostra vita diventi gioia per Lui".
 
 
 
 
Tratto dal libro "Come Lei chiede" di padre Jozo Zovko 

Digiuno è abbracciare la croce

Digiuno è abbracciare la croce  
lo sento che non esiste una croce senza valore. (26 maggio 1988)
 
La Madonna vi ha chiamato, ti ha chiamato a Medjugorje e desidera che tu pensi nel tuo intimo: io non sono qui per caso, la mia presenza qui ha un grande scopo.
Allora è importante che vi chiediate: cosa vuole la Madonna da me? Dovete sapere che lei vi chiama, lei vi parla.
Ecco, io vi dico che la Madonna a Medjugorje parla, lei è presente e abita a Medjugorje e qui, ora, tu puoi credere da prete, da uomo, da donna, da giovane.
Credere significa seguire e vivere la chiamata senza paure, come hanno fatto i 72 frati che il 7 febbraio 1945 presso un santuario qui vicino in un'ora sono stati uccisi e hanno testimoniato la loro scelta e la loro fede.
La Madonna a Medjugorje ha avvicinato il mondo: coloro che vengono qui si sentono una sola famiglia. Ognuno dice: la mia mamma è qui, dinanzi a me sono i frutti della sua presenza.
Lei, in questo posto povero e umile, è riuscita a riunire il mondo intero e tutti ci sentiamo bene, ci sentiamo a casa.
Bene, non è possibile scrivere in un solo libro e neanche in tanti tanti libri ciò che la Madonna ha fatto e ha detto a Meljugorje in sette anni, così come diceva san Giovanni di Gesù.
Lei parla ad ognuno che giunge qui, e ognuno può diventare messaggio, veggente, testimone. Chi ama veramente può tornare a casa veggente.
Ma cosa vuole la Madonna da te? Lei vuole distruggere la tua maschera, liberarti dalla tua vita superficiale per darti un cuore nuovo che ama, che è cristiano.  
 
Per questo ci invita a fare il digiuno.  
Digiunare non ci porta via qualcosa, ma libera la tua persona, libera il tuo amore, libera in te la pace, ti libera dalla paura.
Ricordo ancora la sorpresa dei primi giorni quando la Madonna diceva: «Digiunate perché satana è in voi e nelle vostre famiglie» ". Lo scopo della Madonna è quello di distruggere il nostro egoismo.
Il Vangelo non è una cosa privata, ma un dono per te e per tutta la chiesa. Un santo non vive per sé, non è santo per se stesso soltanto. Anche una mela è un frutto e il suo fine è di essere mangiata, consumata.
La chiesa c'è per la resurrezione e la Madonna desidera realizzare ciò; per questo ha detto: «Digiuna e satana sarà allontanato da Medjugorje». Molti dicono con varie scuse: «Non me la sento di fare il digiuno».
In realtà la pubblicità invita al consumismo anche le famiglie cristiane e così il digiuno passa in second'ordine.
Il primo mercoledì di luglio, dopo le apparizioni, tutta la gente di Medjgorje convocata in chiesa ha detto di sì con la gioia alla richiesta della Madonna di digiunare per quattro giorni a pane e acqua. Il digiuno non distrugge ma edifica la gioia, edifica ciò che è divino in noi.
Una famiglia veramente cristiana non si lascia condizionare dalla pubblicità e dal consumismo: sa quale macchina serve, qual è il vestito giusto, il pranzo giusto. La Madonna ha detto: «Leggi la Bibbia e tu sai tutto».
Allora ecco che si fa digiuno con i pensieri, si fa il digiuno della propria volontà e dei propri progetti, perché si è attenti a scoprire la volontà e il progetto di Dio, giungendo a negare la mia volontà per affermare la volontà di Dio.  
Fare digiuno significa dire di no alla propria torre di Babele.
Dio e la Madonna non possono aiutarti a costruire la tua torre di Babele, quella dei tuoi progetti. Ti aiutano se chiedi di fare la volontà del Padre. Pietro che consiglia Gesù di non andare a morire non ama Gesù. Digiuno significa rinnegare se stessi ogni giorno, vedere nel volto degli altri il volto di Gesù, guardare il mondo col cuore, da veri cristiani.
Si digiuna cambiando le lenti dei propri occhi; si digiuna con le parole tenute a freno, non con la critica, perché noi cristiani siamo chiamati ad edificare; si digiuna con il vestito; a tavola con il cibo; con il comportamento; in tutti i campi di attività della vita. Digiuno non è distruggere la mia vita, ma liberare la mia persona nella dimensione della pace e dell'amore, liberarmi dall'odio e dalla paura.
Sbaglia chi ritiene che digiunare significhi solo non mangiare; il vero digiuno è mettersi nella disposizione di servire gli altri.

La Madonna nei messaggi ci chiede di abbracciare e di portare la croce.  
Ognuno di noi ha la sua croce. L'evoluzione della società ci porta ad occultare e a dimenticare la croce, eppure non esiste vita cristiana senza la croce; non c'è, non esiste la storia della salvezza senza la croce. Essa è il centro, la radice della fede e della chiesa.
Quando Gesù ha abbracciato la sua croce, questa non è più stata condanna, ma è diventata la salvezza, la pace, la luce, la forza che attira a sé l'uomo. Gesù dice nel vangelo di Giovanni: «Ed io, quando sarò innalzato da terra, trarrò a me tutti gli uomini». Così noi dobbiamo innalzare la nostra sofferenza: la tua debolezza, la tua sofferenza, il tuo dissidio familiare non vanno scartati, ma innalzati.
Anche la Madonna ci dice: abbraccia la croce.
Eppure sempre più spesso non sappiamo portare la croce. Ecco, noi tutti siamo venuti a Medjugorje per riabbracciare la croce, perché venire a Medjugorje significa mettere Gesù al primo posto nel nostro cuore, seguire e amare Gesù.
Non possiamo seguire due padroni ma uno solo, dice il Vangelo. Allora buttate tutto, le mentalità e le pratiche che non servono, che non sono giuste. Lasciate tutti i vostri idoli qui e seguite la strada di Gesù. Lasciate tutto e come la Madonna pronunciate il vostro "fiat".
Gesù non può agire in noi senza la chiesa che ci ha lasciato: lui ha sposato la chiesa e non desidera divorziare da lei.  
 
Noi siamo importanti per lui e ci ha detto cosa dobbiamo fare; ce lo ripete da sette anni attraverso la Madonna a Medjugorje: pregare con il cuore, digiunare, leggere la Bibbia, confessarsi ogni mese, vivere la Messa.  
Agire così vuol dire abbracciare la chiesa, in modo da portare i frutti della pace, della gioia, dell'amore, della santità e della vita cristiana. Noi siamo grandi se siamo obbedienti a Gesù, davanti al quale ora ci mettiamo in silenzio, per ascoltarlo con il cuore.  
 
Padre Jozo Zovko 
 
 
Fonte:
Medjugorje
Una testimonianza
Catechesi di padre Jozo Zovko dal 1983 al 1989
Edizioni Villadiseriane
 

domenica 27 ottobre 2013

Testimonianza di un sacerdote italiano missionario in Brasile e andato a Medjugorje

Esperienze di pellegrini di Medjugorje

data: 21.10.2013.
Il sacerdote italiano P. Giuseppe Sometti opera nelle missioni in Brasile già da quarant'anni. Ci ha parlato della sua opera nelle missioni e della sua esperienza di Medjugorje, che ha visitato per la prima volta nel 1985. P. Giuseppe ha evidenziato di essere stato contento quando ha sentito delle apparizioni della Madonna, ma che, avendo studiato fenomeni psicologici parannormali, aveva in sé uno spirito critico. Egli sta lavorando con persone affette da dipendenza e con bambini abbandonati. Degli inizi ci ha detto: „Andavo sulle isole in cui risiedevano persone con terribili malattie e cercavo di offrire loro un aiuto medico. Erano legati alle fatture, alla magia. Perciò ho studiato psicologia e parapsicologia per cinque anni, al fine di conoscere questo tema. Mi sono poi recato in diversi luoghi del Brasile e cercavamo di spiegare loro che non si trattava di spiriti, ma del loro subconscio. A San Paolo ho incontrato il mondo della droga e dei bambini persi, cosa che mi ha toccato terribilmente. Dentro di me mi chiedevo cosa avrebbe fatto Gesù se si fosse trovato lì. Dentro di me cominciò una rivoluzione. Volevo sentire ciò che Dio voleva da me“, ha detto P. Giuseppe, che quell'anno è venuto sette volte a Medjugorje. Egli ha portato molte persone in questo luogo: „Ho capito subito che qui c'era qualcosa di particolare. Fra slavko, che era mio amico, mi ha particolarmente toccato. Medjugorje porta buoni frutti. Dopo quell'esperienza con i bambini, dopo un anno sabbatico e le conversazioni con fra Slavko, ho deciso di dedicarmi al lavoro con i bambini. Oggi curo ottantamila bambini, attualmente sono in funzione dodici o tredici case. Educhiamo i bambini e insegnamo loro un mestiere“. Insieme a P. Giuseppe è venuto anche Gianni Bovo, un convertito che vive vicino a Padova: „Ho incontrato P. Giuseppe vent'anni fa e lo sto aiutando. Ho vissuto una conversione, sono venuto a Medjugorje alcune volte ed ho percepito con grande gioia che il mio cuore si stava aprendo. Questo è un luogo di preghiera e di conversione grazie alla presenza della Madonna“.

http://www.medjugorje.hr/it/attualita/esperienze-di-pellegrini-di-medjugorje,5115.html

Eletto nuovo padre provinciale dei frati minori fra Miljeno Steko

Fra Miljenko Šteko eletto nuovo presidente dei Provinciali europei dell'Ordine dei Frati Minori

data: 25.10.2013.
Nel corso della XI Assemblea Generale dell'Unione dei dei Frati Minori d'Europa (UFME), svoltasi a Roma del 21 al 25 ottobre ed a cui hanno preso parte quarantanove Provinciali OFM d'Europa, quattro Segretari di Conferenze e cinque Definitori Generali, il Dott. fra Miljenko Šteko, Provinciale della Provincia Francescana di Erzegovina di Mostar, è stato eletto Presidente del Consiglio permanente..

http://www.medjugorje.hr/it/attualita/fra-miljenko-steko-eletto-nuovo-presidente-dei-provinciali-europei-dellordine-dei-frati-minori,5125.html

Messaggio del 25 Ottobre 2013 a Marija

“Cari figli! Oggi vi invito ad aprirvi alla preghiera. La preghiera opera miracoli in voi e attraverso di voi. Perciò figlioli, nella semplicità del cuore cercate dall’Altissimo che vi dia la forza di essere figli di Dio e che satana non vi agiti come il vento agita i rami. Decidetevi di nuovo, figlioli, per Dio e cercate soltanto la sua volontà e allora in Lui troverete gioia e pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”